Doggy Bag: cos’è e perché dovremmo chiederla sempre

by Emanuela Calatti

Nel tessuto intricato della nostra filiera alimentare, un problema persistente mina il suo fondamento: lo spreco. Con cifre sconcertanti che ci fanno riflettere, siamo costretti ad affrontare una realtà amara. Ogni anno, lungo la catena di produzione e distribuzione, vanno perdute 4,2 milioni di tonnellate di alimenti, un costo insostenibile che si traduce in un’imponente cifra di 13,155 miliardi di euro. Tuttavia, l’aspetto più sconcertante è che questo fenomeno non si esaurisce nelle industrie e nei mercati, bensì si insinua nelle nostre case e nelle nostre abitudini quotidiane.

Il Rapporto Waste Watcher 2024 rivela uno scenario sorprendente: ogni individuo, settimana dopo settimana, getta via in media 566 grammi di cibo, generando un dispendio annuale che ammonta a 290 euro per famiglia, registrando un allarmante aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Secondo il Rapporto, questo fenomeno assume dimensioni maggiori al Sud Italia rispetto al Nord.

L’attuale situazione di incertezza economica, con l’aumento dell’inflazione, sta influenzando le abitudini alimentari degli italiani: il 49% dei consumatori acquista maggiormente cibo online, il 39% predilige i prodotti in promozione e il 38% si dedica all’autoproduzione di cibo. Tuttavia, questa tendenza verso un consumo più frugale rischia di avere un impatto negativo sulla qualità dell’alimentazione, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione. L’acquisto di prodotti a basso prezzo, spesso di qualità inferiore e con una scadenza più breve, aumenta la probabilità di spreco.

In questo scenario, anche lo spreco nel consumo di pasti fuori casa ha il suo peso. Basti pensare che in Italia il mercato del cibo fuori casa conta circa 320.000 esercizi, tra bar, ristoranti, take away, pasticcerie e gelaterie, per un totale di circa 92 miliardi di euro nel 2023.

Doggy Bag: un Gesto Semplice per un Grande Cambiamento

In Italia, mentre la lotta allo spreco alimentare si fa sempre più urgente, la Doggy Bag rappresenta ancora un’abitudine poco diffusa. In molti paesi europei, come la Francia dal 2021 e la Spagna dal 2022, l’uso della Doggy Bag è diventato obbligatorio per legge. In Italia, invece, la situazione è diversa. La legge 166/16 sugli sprechi alimentari “promuove” l’utilizzo della Doggy Bag da parte degli operatori del settore, ma non lo obbliga. Tuttavia, due proposte di legge attualmente al vaglio del Parlamento potrebbero cambiare questo scenario, rendendo obbligatorio per tutti gli operatori del settore attrezzarsi di contenitori per offrire la possibilità di portare via il cibo avanzato oltre che ad esporre un avviso che è possibile richiederlo, con la minaccia di sanzioni fino a 125 euro.

Attualmente, solo una piccola percentuale degli italiani, circa il 15,5%, chiede una Doggy Bag per il cibo avanzato, e addirittura solo l’11,8% per il vino. Questo dato è sorprendente considerando che il 36% della spesa alimentare degli italiani avviene fuori casa. Le ragioni dietro questo scarso utilizzo sono varie: vergogna (14%), percezione di cattivo gusto (12%), e scomodità. Tuttavia, ci sono segnali di miglioramento. Il 36% degli italiani ritiene la Doggy Bag necessaria per combattere lo spreco alimentare, e il 28% la considera giusta perché il cibo è già stato pagato.

In attesa di un’eventuale legge che la renda obbligatoria, un cambio di mentalità è fondamentale. Richiedere la Doggy Bag non è solo un modo per risparmiare, ma anche un gesto di responsabilità verso l’ambiente e la società.

Come Nasce la Doggy Bag

L’origine della Doggy Bag è negli Stati Uniti, dove è ormai un’abitudine diffusa a tutti i livelli della società, tanto che in alcuni posti si trova anche la wine doggy bag per portar via il vino avanzato.

Letteralmente significa “vaschetta degli avanzi per il cane” ma non fatevi ingannare: il 90% di chi la chiede non possiede un cane e di quelli che lo hanno, soltanto l’1% porta effettivamente gli avanzi al cane.

Secondo alcuni deve il suo nome al ristorante Dan Sampler’s Steak Joint di New York che nel 1949 mise l’immagine di un cane sul sacchetto con una scritta che recitava più o meno “Se hai mangiato abbastanza e non ce la fai più, porta a me quel che hai avanzato” per invitare anche i clienti più timidi a portar via gli avanzi.

La Doggy Bag nel Mondo

Negli Stati Uniti, dove è nata, è una moda molto diffusa, addirittura Michelle Obama la chiedeva al ristorante. Qui è talmente comune la richiesta della Doggy Bag che se vi trovate in un ristorante non sarà strano che il cameriere anticipi la vostra richiesta chiedendovi “Shall I box it up?”

In Francia, la norma contro gli sprechi alimentari prevede che tutti i ristoranti con più di 180 coperti la debbano avere in dotazione.

In Cina esiste addirittura una parola che indica la richiesta della Doggy Bag, DABAO, ovvero “mi faccia un pacchetto”. È un gesto diffuso entrato ormai a far parte del galateo e richiederla è considerato un gesto da persona beneducata.

Personalità Famose che Chiedono la Doggy Bag

Leonardo DiCaprio

L’attore americano, noto per il suo attivismo ambientale, ha utilizzato la sua influenza per sensibilizzare sul problema dello spreco alimentare. Si è visto in diverse occasioni portare via il cibo avanzato dai ristoranti. Ha anche investito in aziende che sviluppano soluzioni innovative per ridurre lo spreco alimentare.

Gisele Bündchen

La supermodella brasiliana è nota per il suo stile di vita eco-friendly. Ha dimostrato di essere sensibile alla riduzione dello spreco alimentare utilizzando la Doggy Bag.

Michelle Obama

Durante una visita a Roma durante il summit del G8, la First Lady americana ha gentilmente chiesto ai camerieri del ristorante Maccheroni di avvolgere le porzioni avanzate di lasagna, pasta alla carbonara e spaghetti all’amatriciana.

Tom Hanks

L’attore americano è un altro sostenitore della Doggy Bag. In un’intervista, ha dichiarato: “Non ho mai capito perché le persone non portino a casa i loro avanzi. È un modo semplice per ridurre lo spreco alimentare.”

Russell Crowe

L’attore neozelandese ha utilizzato la sua piattaforma social per criticare i ristoranti che non offrono la Doggy Bag. Ha scritto: “È vergognoso che nel 2024 alcuni ristoranti non offrano ancora la Doggy Bag. È un gesto semplice che può fare la differenza.”

Emma Watson

L’attrice britannica, nota per il suo impegno per l’ambiente, è una sostenitrice accanita della Doggy Bag. Ha più volte condiviso sui social media foto di sé mentre la utilizza, incoraggiando i suoi follower a fare lo stesso.

Potrebbe piacerti anche