La carta bianca: come scegliere quella giusta per te

by Emanuela Calatti

La carta bianca è un elemento essenziale per molte attività quotidiane, dall’ufficio allo studio, per la stampa o per le fotocopie. È importante scegliere bene fra i diversi tipi di carta quella che si vuole utilizzare, in base alle proprie esigenze, al tipo di strumenti a disposizione (tipo si stampante ad esempio, o di fotocopiatrice), ma anche rispetto all’uso a cui la carta è destinata. Una fotocopia per ufficio non necessita lo stesso tipo di carta che la stampa di un libro o di fotografie oppure la carta per biglietti di visita, la carta da lettere o la carta per etichette, oppure ancora la carta per la stampa di volantini o materiale cartaceo pubblicitario.

Per scegliere la carta “giusta” è necessario prendere in considerazione la funzione della carta e affidarsi a un’azienda specializzata. Mondoffice dispone di più di 30 anni di esperienza nel settore; grazie a una gamma di 40 000 prodotti fra carta per fotocopie, carta bianca per stampanti, (carta per inkjet o carta per stampante laser), carta per ufficio ma anche carta da disegno, come la carta per acquerelli o la carta colorata, carta plotter e articoli di cancelleria, Mondoffice è il tuo partner ideale per soddisfare tutte le tue esigenze acquistando prodotti di qualità con un buon rapporto qualità/prezzo. E se hai bisogno di un consiglio, di ulteriori informazioni, oppure di una consulenza post-vendita, Mondoffice mette a tua disposizione un servizio clienti multicanale, pronto ad assisterti via telefono, chat, mail, whatsapp o ancora sui social network.

Le tipologie di carta bianca

Quando si desidera acquistare della carta per il proprio ufficio o azienda, è importante che la carta sia adatta all’uso che se ne vuole fare. Disporre della carta più adatta alle proprie esigenze significa innanzitutto ottenere un risultato migliore: per stampare delle fotografie, ad esempio, occorre acquistare piuttosto una carta fotografica per una resa ottimale dell’immagine; al contrario, per una qualità di stampa elevata, e a seconda di ciò che si desidera stampare, che sia a colori o in bianco e nero, occorre utilizzare una carta speciale per stampanti. Ma utilizzare la carta “giusta” significa anche un risparmio notevole in termini di consumo di carta, utilizzo del dispositivo, uso delle cartucce.

La carta bianca è ovviamente una delle più popolari e utilizzate sul mercato. Ma non tutte le carte sono ugualmente bianche! La luminosità della carta, oppure il valore di bianco, è una delle caratteristiche della carta stessa, un fattore molto importante per la resa della stampa o del supporto che si desidera produrre. Il grado di bianco è associato a un numero ISO e distingue la carta bianca in tre categorie:

  • Carta bianca di tipo A: è la carta con il punto di bianco più elevato, il valore del punto di bianco deve essere superiore a 190.  Di alta qualità, è adatta a tutti i tipi di stampanti e fotocopiatrici, e offre ottimi risultati in termini di qualità di stampa. D’altro canto, è anche il tipo di carta più costosa e che ha subito un processo di lavorazione con procedimenti sbiancanti più lunghi, quindi con un impatto ambientale più importante; è quindi inutile investire in una carta bianca di tipo A, come la Favini Rismaluce bianca, se si ha bisogno di stampare delle fotocopie in bianco e nero, ad esempio.
  • Carta bianca di tipo B: è una carta dal valore di bianco meno elevato rispetto alla precedente, ma comunque superiore a 104. È adatta a usi diversi, per tutti i tipi di stampanti, fotocopiatrici, fax, con un rapporto qualità/prezzo interessante.
  • Carta bianca di tipo C: è la carta con il punto di bianco meno elevato (deve essere superiore a 99), quindi meno luminosa, meno costosa, adatta per le stampe in bianco e nero e quando non si necessita di una qualità di stampa eccellente.

La scelta della carta adatta alle proprie esigenze non è cosa facile, ma neanche impossibile: grazie al supporto di Mondoffice, sei sicuro di acquistare e ricevere direttamente a casa tua un prodotto di qualità e che saprà fornirti i risultati migliori per le tue esigenze di lavoro o di studio.

Da cosa dipende il punto di bianco della carta bianca?

La “bianchezza” della carta dipende dai processi chimici utilizzati durante una delle fasi di produzione della carta, detta sbiancamento.

La pasta che deriva dal legno è in origine di colore scuro, che gli è conferito dalla presenza della lignina. Per ottenere una carta bianca, occorre eliminare le sostanze colorate all’interno della pasta: il cosiddetto sbiancamento prevede una serie di trattamenti chimici che permettono di ottenere una pasta bianca, priva di lignina. A seconda della quantità e tipologia di sbiancamento, si può ottenere una carta più o meno bianca, e ottenere una carta dalle caratteristiche già viste sopra.

Una piccola precisione è necessaria a proposito della carta riciclata: si potrebbe credere che la carta riciclata sia meno bianca che la carta prodotta a partire dal legno. Ciò è in parte vero, ma non sempre. In realtà, anche la carta riciclata è sottoposta a un processo di sbiancamento, necessario per eliminare gli inchiostri e altri residui. Grazie alle moderne tecniche di sbiancamento, è possibile ottenere una carta riciclata con un punto di bianco elevato, e conciliare quindi ecosostenibilità con l’esigenza di ottenere dei documenti dalla qualità elevata, luminosi e quindi più accattivanti.

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