Il DAE: perché averne uno in azienda

by Emanuela Calatti

Il 16 ottobre è la “Giornata Mondiale della Rianimazione Cardiopolmonare“. In questi articolo vedremo come avere un DAE in azienda potrebbe rivelarsi fondamentale nel caso di un attacco cardiaco.

Cos’è l’arresto cardio-polmonare

Si parla di arresto cardiaco quando il cuore cessa di battere all’improvviso. Questo comporta la perdita di coscienza del soggetto che ha subito l’arresto cardiaco e il conseguente “spegnimento” di tutte le funzioni vitali, inclusa la respirazione.  L’arresto cardiaco può avere diverse cause, sia cardiache che no, che vanno a determinare una grave aritmia. Tale aritmia ha come conseguenza l’arresto del battito cardiaco, ovvero la cessazione di qualunque attività elettrica del cuore. In presenza di un arresto cardiaco è fondamentale intervenire con prontezza, al fine di dare supporto agli organi vitali e far ripartire l’attività cardiaca. La tempestività è tutto in questi casi: si stima infatti che per ogni minuto trascorso, le possibilità di successo della rianimazione diminuiscono del 7-10%. Più tempo trascorre prima dell’intervento, maggiori saranno i danni agli altri organi, vitali e non, fino al sopraggiungere della morte.

In Italia ogni anno si verificano una media di 50.000 casi di arresto cardiaco, di cui circa un quinto sul luogo di lavoro, e soltanto 1 vittima su 20 riesce a sopravvivere. Con un intervento tempestivo con le manovre di RCP (Rianimazione Cardio-Polmonare) e l’uso del DAE, i casi di sopravvivenza potrebbero passare a 10 su 20. Inoltre l’utilizzo del defibrillatore può aumentare le possibilità di sopravvivenza fino al 50%.

DAE: cos’è e come funziona

La sigla DAE è l’acronimo di Defibrillatore Automatico Esterno. Tuttavia in Italia con tale sigla si indicano i defibrillatori semiautomatici, che sono quelli previsti dall’attuale normativa. Entrambi sono dei dispositivi salvavita in grado di riconoscere le alterazioni della frequenza cardiaca e mandare una scarica al cuore per resettarlo. La differenza tra i due dispositivi è che, nel caso del defibrillatore semiautomatico, una volta iniziata la procedura, la scarica deve essere avviata in modo manuale dall’operatore. Nel caso di defibrillatore automatico invece, una volta che il dispositivo è stato acceso e collegato al paziente, è in grado poi di procedere in modo automatico.

Come già detto, il DAE è in grado di riconoscere le alterazioni del ritmo cardiaco e di stabilire se il paziente è stato colpito da arresto cardiaco e necessiti della scarica. Non vi è quindi possibilità che il dispositivo eroghi una scarica al cuore se essa non è necessaria così come non è possibile da parte del soccorritore forzare l’erogazione della scarica.

L’utilizzo dei DAE è reso semplificato al massimo, in modo che chiunque lo possa utilizzare. Sebbene ogni defibrillatore abbia le sue istruzioni, che devono essere seguite con la massima attenzione, è comunque possibile individuare alcune linee guida generali che sono valide in ogni caso:

  • Accendere il dispositivo tramite l’apposito tasto
  • Estrarre gli elettrodi e posizionarli sul torace del soggetto in arresto, dopo avergli rimosso i vestiti e pulito la pelle, premendo bene sulla parte adesiva

A questo punto il DAE inizierà l’analisi del ritmo cardiaco. In questa fase è importante che nessuno tocchi il soggetto. Al termine dell’analisi il defibrillatore segnalerà se è necessario o meno erogare la scarica. Nel caso la scarica sia necessaria, l’operatore dovrà avviarla manualmente tramite l’apposito pulsante. Al termine della defibrillazione lo strumento indicherà anche se è necessario procedere o meno con il massaggio cardiaco.

È obbligatorio avere il DAE in azienda?

Ad oggi le aziende non sono obbligate per legge ad installare il DAE sebbene esso rientri sicuramente tra i dispositivi salvavita più importanti di cui equipaggiarsi. Come detto in precedenza infatti, questo dispositivo può aumentare fino al 50% le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Per questo motivo a giugno 2021 Mondoffice si è volontariamente dotata di DAE sia nella palazzina degli uffici che nello stabile del magazzino, a ulteriore tutela della sicurezza dei suoi collaboratori.

Nel caso decidiate anche voi di dotare la vostra azienda di uno o più DAE, ricordate che la normativa prevede che essi vengano registrati presso le centrali operative territorialmente competenti del sistema di emergenza sanitaria, così da consentire, in caso di evento di arresto cardiaco, la tempestiva individuazione del DAE disponibile più vicino. A tal fine, nel dare comunicazione dell’avvenuta installazione andrà indicato, oltre all’indirizzo, il modello di ogni DAE installato, la sua ubicazione all’interno dell’azienda, gli orari in cui è accessibile e la data di scadenza delle parti deteriorabili.

DAE in azienda Mondoffice

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